Compare alla pagina 33 del fumetto la “Strada di Baghdad”
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Oggi intervistiamo l’archeologa Eleonora Carminati.

Ciao Eleonora, ma chi te lo ha fatto fare a diventare archeologa?

Penso sia stata l’archeologia stessa a scegliermi! Io volevo fare tutto’altro, in verità! 🙂

La curiosità, l’avventura e l’amore per la riscoperta del passato, che sia esso di migliaia di secoli fa o anche solo di poche decine di anni fa, sono state una forte spinta che mi hanno portato a scoprire il mondo dell’archeologia. Per quanto mi riguarda, aver viaggiato molto in paesi lontani, culla delle civiltà, aver condotto studi classici e aver preso parte a viaggi d’istruzione a tema archeologico, hanno spalancato la via alla scelta di questa intensa e faticosa carriera.

Quale è stato il tuo primo ritrovamento?

Oddio, sono passati troppi anni per ricordarselo e ogni ritrovamento è sempre speciale, perché fa parte di un contesto che stai investigando. Il mio primo scavo fu in Italia, nei pressi della località di Falerii, dove si scavava per riportare alla luce parte della famosa via Amerina, strada che congiungeva in epoca romana e medievale Roma ad Ameria, in Umbria. La riscoperta del tracciato del basolato romano fu sicuramente tra i miei ritrovamenti, il primo e uno dei più cari!

L’emozione più grande quale è stata?

Riportare alla luce parte di un insediamento di circa 6000 anni fa, in Georgia! Ero responsabile con un team internazionale dello scavo di una piccola casa dell’età del Bronzo, con la parete scavata nella montagna, facente parte di un complicato insediamento disposto su dei terrazzamenti. Dopo aver rimosso le pietre crollate all’interno delle strutture, che hanno sigillato questi antichi contesti, siamo stati in grado di riscrivere gli ultimi attimi di vita di questo villaggio prima del suo abbandono.

Sei stata contenta di comparire all’interno di questa stupenda serie a fumetti?

Sono onoratissima! E’ sempre un piacere vedere il proprio lavoro riconosciuto e ritratto a fumetti poi!! L’episodio di cui faccio parte parla di come l’archeologia sia una scienza in divenire. Di come nuovi dati e nuove informazioni possano apportare contributi tali da confermare, modificare o negare le ipotesi che gli archeologi propongono. Nel sito di Natsargora, in Georgia, durante le ultime campagne di scavo, fu possibile rinvenire frammenti di un rilievo che testimoniavano uno specifico culto religioso diffuso tra gli abitanti del sito stesso. Se prima si pensava che esistesse un rilievo soltanto, ci fu possibile dimostrare che in realtà questi erano più di uno!

Quanti animali hai in casa e come si chiamano?

Non quanti ne vorrei!

Nel mio piccolo appartamento possiamo ospitare soltanto un gattone tutto nero, Mandela. Ma io adorerei poter avere un cagnolone come te, Matrix!

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